Viaggio alla scoperta del tartufo nero spagnolo. Investimenti nell’aggiornamento professionale, esperienza diretta dei luoghi, vini e prelibatezze locali: gli spagnoli ci hanno creduto più di noi italiani
«Investire nell’aggiornamento professionale è costoso, ma fondamentale ed alla base di tutto. Il confronto con altri professionisti autentici del settore e l’esperienza diretta dei luoghi e delle realtà legate alla propria professione, sono elementi distintivi per migliorare le proprie competenze e l’autorevolezza.
Con queste premesse è partito il mio viaggio alla scoperta del tartufo nero spagnolo, l’oro nero, incontrando, appunto, cavatori e commercianti e vivendo il cuore del mercato spagnolo del tartufo: il melanosporum. Questo prezioso frutto proviene dalla zona della Girona, ma è vocata alla produzione anche la regione dell’Aragona, dove si coltiva oltre il 50% dei tartufi neri prodotti in Spagna. La produzione è suddivisa tra le province di Teruel, Huesca e Saragozza, con la maggior parte delle tartufaie situate ad alta quota.
La Spagna offre molte altre prelibatezze, come i vini, il pescato e i grandi prosciutti come il Jamon Serrano e il Patanegra Jamon-Iberico di bellota, oltre ai grandi vini di Jerez come il Fino, il Manzanilla, l’Amintillado, l’Oloroso e il Palo Cortado, e alle versioni dolci come il Cream e il Pedro Ximenez. È fondamentale provare gli abbinamenti tra vino e piatto per cercare l’armonia gusto-olfattiva migliore.
Investire nella propria conoscenza aumenta le competenze e l’autorevolezza degli esperti: mai restare seduti in ufficio, ma teniamo sempre le valigie pronte per affrontare nuove ed esaltanti esperienze.»