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Giuseppe Cristini, direttore dell’Accademia del Tartufo nel Mondo, ci racconta il suo piatto del cuore, un piatto che nel suo Natale, ma anche nel nostro, non può certo mancare.

Credo che nel mio menù di Natale o in alternativa di Capodanno, se c’è un piatto che non può mancare; è sicuramente un bel tagliolino trenta tuorli d’uovo con una bella mantecatura di grana padano dei Prati stabili e burro di malga, con il tartufo nero pregiato ben lamellato e copiso.

Questo è il mio piatto del cuore; un piatto certamente aristocratico ma non troppo costoso, un piatto di questa stagione, visto che il bianco pregiato quest’anno non ha potuto regalarci grandi soddisfazioni, noi ce le prendiamo con il nero pregiato o in alternativa il tartufo nero liscio detto Macrosporum.

Un bel tagliolino cremoso con un colore bello giallo, ricco di mantecatura del mio grana padano morbido, dolce e raffinato.

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L’aiuto di una grana padano dei prati stabili accentua quella cremosità che tutti vogliamo, il burro da quel contenuto di dolcezza e una bella lamellata e grattugiata di tartufo nero vanno ad impreziosire il mio piatto della perfezione.

Troverò una cromaticità ed una aromaticità alta e nobile, capace di offrire un valore sensoriale gustativo ed emozionale a tutta la preparazione gastronomica.

Un piatto così lo possiamo preparare a casa o andiamo direttamente dal nostro ristoratore di fiducia. In ogni caso è sempre un grande e delizioso momento di elisir dedicato a noi stessi.

Mi chiedete, quale vino mettere in abbinamento: sicuramente la più bella bollicina che avete in cantina.

Buona degustazione.

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