Un progetto nato grazie ad Arcitartufi Ferrara e A.I.S. Emilia, con il coinvolgimento di Giuseppe Cristini, fondatore della delegazione A.I.S. Urbino-Montefeltro e oggi narratore e giornalista del tartufo
Nella splendida cornice del Castello di Fossadalbero è stato presentato in anteprima mondiale il progetto per formare i primi Truffle Sommelier in Italia. Un’iniziativa che unisce tartufo e vino, il bosco e la vigna, accostando un ingrediente raro a un calice selezionato per esaltarne le qualità.
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Sta così prendendo forma una nuova figura professionale nel panorama enogastronomico: il Truffle Sommelier. Un percorso che vuole arricchire il dialogo tra due mondi profondamente legati alla tradizione italiana.
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Luca Manfredi, promotore dell’iniziativa e Presidente A.I.S. Emilia, ha parlato di un’esperienza sensoriale coinvolgente, pensata per chi ha già solide basi nel mondo del vino e desidera avvicinarsi alla magia del tartufo. Il percorso formativo sarà snello ma strutturato: sette lezioni e un esame finale, per chi vuole affinare le proprie competenze e imparare a raccontare al meglio il legame tra i sapori della terra e quelli del calice.
Alla presentazione ha partecipato anche Giuseppe Cristini, direttore artistico dell’Accademia Mondiale del Tartufo, che ha sottolineato l’importanza di diffondere la cultura del tartufo e del vino, patrimonio che chi nasce in Italia ha il dovere di conoscere e valorizzare.
Il percorso sensoriale del Truffle Sommelier, che condurrà gli iscritti anche tra i boschi e le tartufaie, sta già riscuotendo grande interesse tra gli addetti ai lavori e gli appassionati. Le lezioni si terranno a Bologna e inizieranno giovedì 27 febbraio.
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Un’iniziativa che non mancherà di attirare l’attenzione delle istituzioni regionali, considerando il valore economico e culturale di un progetto che intreccia tartufo, vino, ristorazione e ambiente: quattro pilastri del Made in Italy capaci di generare cultura, turismo e sviluppo.
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