All’IPSEOA Varnelli di Cingoli prosegue il progetto per il 2023 Tartufo tutto l’anno nelle Marche. La filosofia del progetto: cucinare, voce del verbo raccontare e il tartufo deve rievocare il territorio
I giovani dell’Istituto IPSEOA Varnelli di Cingoli, insieme a cinque rinomati chef, di cui tre provenienti dalla stessa scuola, hanno collaborato per creare una “narrazione” culinaria attraverso la creatività dei piatti cucinati e reinterpretati, abbinandoli ai sapori del tartufo nero d’estate. Giuseppe Cristini, direttore dell’Accademia, ha spiegato che ogni stagione ha il suo tartufo, e a partire dal 1° giugno, nelle Marche, è iniziata la raccolta del Tuber aestivum. L’obiettivo è proporre questo pregiato tartufo a tutti i ristoranti delle Marche, sia di terra che di mare, attraverso un grande evento organizzato in collaborazione con la Regione Marche e Atim (Agenzia turismo e internazionalizzazione).
Durante tutta l’estate, nei ristoranti aderenti delle cinque province, sarà possibile gustare piatti abbinati al tartufo aestivum. Giuseppe Cristini ha sottolineato che le Marche vantano nove varietà di tartufo commestibile, e l’obiettivo è valorizzarle in ogni stagione. Non si intende limitare l’attenzione sul tartufo solo durante le fiere, ma il desiderio è quello di raccontare questa ricchezza gastronomica tutto l’anno attraverso l’offerta culinaria, che può andare al di là delle prestigiose cucine stellate, attirando anche il turismo internazionale.
In foto: Michela Domizzi e Massimo Garofoli, Diego Ciciliani, Mirko Pezzanesi e Rodrigo Staffolani
Durante la degustazione conclusiva, i cinque ristoranti insigniti nel territorio di Macerata sono stati: Mescola (Civitanova Marche) con lo chef Massimo Garofoli, Misidia (Ripe San Ginesio) con lo chef Rodrigo Staffolani, La Sella di Pitino (San Severino Marche) con lo chef Michela Domizzi, il Casolare dei segreti (Treia) con lo chef Mirko Pezzanesi e Lo Smeraldo di Cingoli con lo chef Diego Ciciliani.