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Toscana nobile terra di tartufo, dove vegeta tutto l’anno in svariate tipologie. Oggi raccontiamo Montalcino – San Giovanni d’Asso patria del tartufo bianco pregiato, una grande preziosità che possiamo trovare da fine settembre fino a dicembre, in tutta la ristorazione locale. Lo raccontiamo attraverso le parole di Antonella Brancadoro direttrice di Associazione Nazionale Città del Tartufo.

San Giovanni d’Asso. Fonte: Associazione Nazionale Città del Tartufo

Il territorio di San Giovanni d’Asso, municipalità di Montalcino, copre la zona centro-meridionale delle Crete Senesi, raggiungendo il confine settentrionale della Val d’Orcia. Il paesaggio è caratterizzato da vari rilievi collinari con vasti e aridi terreni argillosi e con boscaglie nei pressi dei numerosi corsi d’acqua, prevalentemente ruscelli e piccoli torrenti; il più rilevante di questi è il torrente Asso. Sono state rinvenute testimonianze di insediamenti etruschi nella zona di Lucignano d’Asso e Monterongriffoli,e nella stessa area anche reperti di epoca romana, riconducibili alla presenza di templi.

Nel Medioevo iniziò a nascere il vero e proprio paese ma bisogna arrivare al 1º giugno 1877 quando Montisi e Montelifré, frazioni fino ad allora di Trequanda, entrarono a far parte del territorio di San Giovanni d’Asso. Il Castello di San Giovanni d’Asso è situato nel nucleo antico del centro abitato e ospita sia gli uffici dell’amministrazione comunale, sia il Museo del Tartufo e Centro didattico delle erbe spontanee. Primo museo italiano dedicato al Tartufo, consta in un’esposizione che si articola in quattro sezioni: la prima è dedicata al tartufo e ai sensi con particolare attenzione a gusto, olfatto, tatto e udito; la seconda, Viaggio al centro del tartufo, è incentrata sulla vista; segue l’esposizione della lavorazione del tartufo; da ultimo un erbario, aggiunto nel 2007.
Di massimo interesse naturalistico è il Bosco della Ragnaia, bosco-giardino che copre circa 9 ettari ed è opera dell’artista Sheppard Craige che, dal 1996, continua ad ampliarlo e ad abbellirlo. Sotto i suoi grandi alberi, vi sono cammini, fontane, gongs, colonne di legno e d’acciaio, citazioni antiche e moderne. Fra le sculture più importanti all’interno del Bosco della Ragnaia vi sono l’Altare dello Scetticismo, l’Oracolo di Te stesso e il Centro dell’Universo, facenti parti di un disegno che non vuole basarsi su un senso preciso, ma essere aperto a tutte le possibili interpretazioni.
Il piano strutturale generale del Comune contiene la particolare caratteristica di evidenziare ai fini della tutela, tutti i giacimenti di Tartufo Bianco delle Crete Senesi.

Fonte: Associazione Nazionale Città del Tartufo

Feste del Tartufo
Ogni anno s svolgono:
– la Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi (secondo e terzo fine settimana di novembre). Protagonista è il prezioso fungo delle Crete, venduto fresco, oltre alle degustazioni guidate, alle iniziative artistiche e culturali, al mercatino di prodotti agroalimentari e artigianali di qualità.
 –  la Festa del Tartufo Marzuolo e dei prodotti tipici delle Crete Senesi
Piatti tipici del territorio:
Stracciatella in brodo con Tartufo Bianco delle Crete Senesi
Pappa col pomodoro maritata
Pici cacio e pepe
Lombo di cinta senese tartufato
Cantucci

Da visitare:
Oltre al Bosco della Ragnaia
–    il Parco archeologico di Pieve a Pava permette di scoprire la storia della Valle dell’Asso raccontata sia dall’archeologia che dalle piante. Qui gli archeologi hanno scoperto un’antica chiesa tardomedievale e il suo cimitero; qui i botanici hanno riproposto l’antico paesaggio di alberi e boschi della valle piantando le essenze che una volta vi crescevano.
–    la Pieve San Pietro in Villore, autentico esempio di stile romanico senese con influenze sicuramente lombarde e francesi L’impianto è a una sola navata con abside semicircolare e copertura con volte a crociera, sostenute da un arco trasversale impostato su semipilastri. Di notevole pregio la piccola cripta sottostante.
–    il Castello di San Giovanni d’Asso, posto sopra un colle a 310 metri di altezza domina, da una balza di creta digradante sul versante destro,  la valle dell’ Asso e il centro abitato. Si tratta di un complesso architettonico formato da tre corpi di fabbrica originati dall’unione di altre costruzioni innalzate nel corso dei secoli e che racchiudono un cortile al loro interno. L’ambiente più importante del palazzo è la Sala del Camino, con accesso sul cortile e ampie bifore lungo la fiancata occidentale. I sotterranei sono attualmente sede del Museo del Tartufo e Centro di documentazione.

Visita: Associazione Nazionale Città del Tartufo

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