4 minuti 1 mese

Cucina al tartufo e vini marchigiani si incontrano nella Cantina Casalfarneto per una serata di classe: piatti ispirati al bosco e abbinamenti enologici di livello, in un viaggio tra sapori autentici e cultura del territorio.

Una serata dedicata alla cultura del bosco ha preso vita nella Cantina Casalfarneto di Serra de’ Conti, grazie alla collaborazione tra lo chef Diego Ciciliani, proprietario del ristorante Lo Smeraldo di Cingoli, e la celebre azienda vitivinicola marchigiana. L’evento ha unito l’essenza del tartufo bianco ai migliori vini del territorio, regalando agli ospiti un’esperienza enogastronomica di alto livello.

Il tema della serata, il bosco, è stato celebrato attraverso un percorso che ha evocato la raccolta di funghi, tartufi, erbe selvatiche e insalate, trasformandoli in piatti che hanno stregato i partecipanti. Il menu, studiato con cura, si è aperto con sapori autentici come il prosciutto nostrano stagionato 36 mesi tagliato a coltello, e si è chiuso da castagne arrosto e vin brulé. Entrambe le portate di apertura e chiusura sono state servite all’esterno della cantina in prossimità dell’ofyr: un’atmosfera calda e autunnale riscaldata dal calore del fuoco e dei piatti.

La cucina dello chef Diego Ciciliani si è distinta anche per la capacità di trasferire il suo staff al completo, incluso il prezioso contributo della moglie Claudia, responsabile della sala. Questa maestria organizzativa ha contribuito al successo di una serata raffinata e coinvolgente.

Alcuni degli ospiti alla cena con lo chef Diego Ciciliani

I piatti presentati durante l’evento hanno interpretato il bosco in modo magistrale: dal porcino fritto su misticanza al tortellone ripieno di lenticchie con burro e tartufo bianco, fino a un petto d’anatra in riduzione di vino con lamelle di tartufo. La chiusura dolce è stata affidata a un panettone artigianale con crema al tartufo, firmato dallo stesso chef.

In abbinamento ai piatti, i vini della Cantina Casalfarneto hanno giocato un ruolo da protagonisti. Dalle bollicine Metodo Classico rosato, perfette per l’apertura, al Verdicchio Grancasale e Crisio, fino a un corposo Rosso Piceno, ogni calice ha esaltato le portate, accompagnando il pubblico in un percorso sensoriale unico.

L’introduzione della serata è stata affidata a Paolo Togni, proprietario della cantina, e al suo collaboratore Federico, che hanno illustrato con passione il valore dei vini proposti, sottolineando l’importanza della cultura enologica nel dialogo con la cucina.

La prossima cena in cantina è già stata annunciata: giovedi 28 novembre il tema sarà “l’Adriatico”, promettendo un altro appuntamento all’insegna dell’eccellenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *