Presidente della Japan Italy Economic Federation, Di Santo porterà il fascino del tartufo italiano nella Terra del Sol Levante
In una sontuosa cerimonia tenutasi a Roma, Daniele Di Santo ha ricevuto l’onore di diventare il primo ambasciatore del tartufo italiano in Giappone. Inoltre, nel suo ruolo di Presidente della Japan Italy Economic Federation, si impegnerà a promuovere, descrivere e raccontare il meraviglioso universo del tartufo italiano nella splendida Terra del Sol Levante.
La cerimonia si è svolta in un contesto di grande prestigio, alla presenza di S.E. l’Ambasciatore del Giappone in Italia, Satoshi Suzuki, e del Sottosegretario agli Affari Esteri, Maria Tripodi. L’evento si è tenuto presso la Confederazione Italiana Agricoltori, e ha visto Giuseppe Cristini, Direttore dell’Accademia Mondiale del Tartufo, conferire a Di Santo il titolo di Ambasciatore del tartufo italiano in Giappone.
Daniele Di Santo assumerà il compito di promuovere, descrivere e raccontare il mondo del tartufo italiano in questa straordinaria terra del Sol Levante. La sua missione comprenderà la narrativa e l’organizzazione di degustazioni di questa nobile prelibatezza della Madre Terra, rivolte sia alla comunità culinaria italiana in Giappone che a quella giapponese, presente in tutto il mondo. Questo messaggio prende il via con il tartufo bianco pregiato, abbondante e fragrante quest’anno, e si propone di raccontare la ricchezza dei boschi di tartufo italiano in Giappone. Una terra che abbraccia la classe, lo stile e l’eleganza in cucina e a tavola, unita a un bon ton sempre raffinato e cortese.
Emozionato per la sua recente nomina ufficiale, Daniele Di Santo ha dichiarato con gratitudine: “Ho accolto con grande emozione e fiducia questa manifestazione. Con un profondo senso di responsabilità e passione, metterò a disposizione dei professionisti, degli appassionati e dei maestri che rendono il tartufo un’eccellenza mondiale e un simbolo del nostro paese, la conoscenza e le connessioni che mi legano al Giappone, una terra che ho imparato a conoscere e amare nei miei quasi 20 anni di vita trascorsi lì“.