L’Accademia è in partenza per il salone del gusto di Torino (22-26 settembre): una delle kermesse dell’enogastronomia più importanti al mondo, dove il centimetro zero delle produzioni italiane viene collocato sul piedistallo.
«Siamo il paese più bello del mondo e siamo il paese con la più antica tradizione contadina e, proprio sulla contadinità e sui valori che il Maestro Gino Veronelli mi hai insegnato, impegneremo il futuro della nostra attività culturale. Ed è qui al Salone del Gusto di Torino che vogliamo abbracciare il mondo ed è qui che, attraverso le preziosità migliori come il tartufo, narriamo il nuovo percorso dell’identità italiana sui mercati internazionali più importanti. Perché i mercati più importanti vogliono l’unicità del tartufo italiano, che mi sento onoratamente di rappresentare sui palcoscenici più importanti come quello del Salone del Gusto.
Ed ora ci prepariamo ad una stagione di eventi, una stagione di eventi che non devono sovrapporsi che non devono limitarsi, ma che devono essere forza trainante vicendevole. Serve il dialogo tra le città del tartufo e tra i territori del tartufo e questa deve essere la marcia d’azione che ci accompagna. E sempre accademicamente ci riteniamo paladini del gusto, sentinelle della qualità alfieri del tartufo italiano nel mondo e vogliamo raccontare questa preziosità con garbo, intelligenza e narrazione».