Troppe stelle, troppi lustrini, troppe favole, hanno fatto girare la testa a quelli della “rossa”.
Vi rispetto, ma molte cose non tornano, molti elementi sono discutibili e contestabili.
Comprendo il giornalismo, io stesso sono un giornalista che butta il cuore oltre l’ostacolo, ma quanto maschilisti siamo ” la cucina è donna ” e poi mi ritrovo solo una stella rosa.
Ma soprattutto ” scippare” la stella michelin ad un grande gentiluomo, ad un personaggio unico, ad un narratore della bellezza, un icona della comunicazione e della cucina come Marco Stabile a Firenze, denota assoluta inadeguatezza a percepire la nobiltà.
Commissari in grigio; ma avete visto bene i locali di Marco, avete mai capito il suo linguaggio, avete mai percepito il valore culinario, comunicativo, professionale e introspettivo di questo grande leader della Toscanità.
Avete colto nella vostra visita a ristorante , la sua capacità di renderti felice?
Ebbene questa cavolata non l’accetto; è sballata e vergognosa e credo che questa volta, “l’abbiate fatta di fuori”