Con la stagione invernale del tartufo ormai alle porte, è tempo di dare meno spazio alla politica e più ascolto ai custodi del bosco, ai cavatori e agli esperti della comunicazione del tartufo
Inizia la stagione del tartufo e iniziano gli eventi dedicati: dal primo ottobre una miriade di iniziative legate al tartufo bianco si diffonderà in tutta Italia. Ogni regione decide autonomamente, ognuna segue la propria strada, ma raramente vengono ascoltati i cavatori. Le leggi cambiano, a volte persino un mese prima dell’apertura della stagione di raccolta, generando una grande confusione.
Spesso, la politica parla troppo senza avere idee chiare: politici che non sono mai stati nel bosco, che non hanno vissuto un’alba con i cavatori o assistito a una cavatura in diretta. Non conoscono la differenza tra una pianta simbionte e una comare e si affidano ad associazioni che non comprendono il mistero della natura.
È importante che, più della politica, parlino gli esperti, i cavatori, i custodi del bosco e le figure del tartufo, che ci mettono il cuore, l’anima e la loro competenza quotidiana.
La stagione del tartufo, a partire dal primo ottobre, non è solo dedicata al tartufo bianco pregiato, ma anche a ottime varietà come uncinatum, macrosporum e mesentericum. Racconteremo la versione invernale di un tartufo vero, puro e autentico, senza dover costare un occhio della testa. Tuttavia, per comprendere davvero il tartufo e avvicinarsi alla sua preziosità, è indispensabile ascoltare e apprendere da chi sa narrare il tartufo a tavola: solo chi conosce a fondo il suo mistero sa trasmetterne il valore, coinvolgendo appassionati e gourmet internazionali.
Più che i tavoli della politica, servono i professionisti della comunicazione del tartufo, in grado di dialogare con cavatori e chef. Occorre la professionalità di chi custodisce e impreziosisce il valore del tartufo 365 giorni all’anno, non solo dei tartufi nobili, ma anche di quelli più democratici, per mantenerlo integro e immacolato.
Sarà una bella stagione di raccolta, ne sono convinto. Ma sarà ancora più bella se la voce dei custodi del bosco verrà sempre più ascoltata.