Raggiunto da Giuseppe Cristini, direttore dell’Accademia del Tartufo nel Mondo e narratore del Tartufo, Matteo Magnapane, sommelier del ristorante Andreina, ci racconta il vino marchigiano nel mondo
Matteo come si racconta il vino marchgiano nel mondo?
Prima bisogna conoscere i marchigiani che sono personaggi chiusi e a volte un po’ ostici, ma se riconosciuti e approcciati si aprono e ti danno il cuore e questo lo ritroviamo anche negli stessi vini dei produttori. Vini difficili da capire subito ma allo stesso tempo ti danno tantissimo, un calice pieno e avvolgente. Le Marche sono una regione al plurale e riesce a sviluppare tutto quello che il benessere richiede, abbiamo un’ottima tavola, ottimi vini e terre spettacolari. Per attrarre l’ospite sicuramente dobbiamo giocare la carta del vino che è un grande richiamo.
Per conoscere i vini marchigiani, il consiglio è quello di venire ad incontrare i grandi produttori di verdicchio che è certamente il vitigno più conosciuto, e poi durante una passeggiata, magari perdersi nelle dolci colline marchigiane e scoprire piccole realtà come “La lepre e la luna” a Nontecassiano dove si producono vini spettacolari, e riuscire così partendo da un vino eccellenza a scoprire tante altre piccole perle.
Quale è il tuo vino del cuore?
Il mio vino del cuore è nella qualità, nella convivialità e nell’armonia di stare insieme.
Quale è il piatto al tartufo che prediligi?
Sicuramente la classica tagliatellina all’uovo con il tartufo accompagnata ad un grande calice di vino.