Olga Urbani, raggiunta a Scheggino da Giuseppe Cristini, narratore del tartufo e direttore dell’Accademia del Tartufo nel Mondo, traccia un bilancio dell’annata 2021 e ci presenta le prospettive per l’anno che verrà.
«Ci aspettiamo sicuramente prospettive migliori rispetto al 2021 che è stato un anno un po’ triste. Era in atto la ripresa dopo il covid e tutti volevano il tartufo, con richieste da tutto il mondo, ma purtroppo la stagione è stata molto severa e a causa della siccità, i tartufi non si trovavano, erano pochissimi e carissimi e quando sono molto cari non si fa mai bella figura con il cliente.
Nel 2021 abbiamo ottenuto un grande successo con i nostri prodotti, sempre più all’avanguardia e ci siamo avvicinati ancor più ad un mondo di sostenibilità naturale. Le prospettive per il 2022 sono ricche di idee: il 2022 è per noi l’Anno Del Cuore; l’azienda Urbani compie centosettant’anni di vita ed è un grande traguardo che speriamo veda anche una stagione ricca di tartufi ed un’annata più generosa; e con i nostri 170 anni alle spalle sarà un anno di novità».
Olga mostra tutta la sua soddisfazione anche per il riconoscimento Unesco alla cerca e cavatura del tartufo e sussurra «cosa c’è di più bello di un cane che sente il profumo del tartufo e grattugia la terra per poterlo tirare fuori, tutto questo è un miracolo della natura, un miracolo in bianco e nero. L’ Unesco ci ha fatto un grande regalo ed abbiamo festeggiato questo traguardo, ed ora il futuro potrà essere un po’ più facile».
Infine, un messaggio a tutto il mondo del tartufo: «il tartufo è un bellissimo mondo da raccontare senza mai dimenticare le proprie origini; e non può mancare un augurio per il nuovo anno a tutti gli appassionati, con un auspicio: degustate il tartufo perché il tartufo arricchisce sempre le nostre tavole».