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Prima tappa a Matelica, dove il Verdicchio di Matelica riserva ha offerto un abbinamento sensoriale ed emozionale affascinante

Nella sala di degustazione della Tenuta Borgo Paglianetto, una prestigiosa commissione di degustazione ha giudicato, tramite una scheda analitica sensoriale a punteggio, il piatto della perfezione marchigiana al tartufo, abbinato ai grandi nettari di Bacco. In giuria erano presenti il consultore nazionale dell’Accademia della Cucina Italiana e delegato di Ancona Sandro Marani, e l’enologo Dino Porfiri.

Questi vini sono stati scelti per esaltare il tartufo, rendendolo un vero gesto d’amore. L’Accademia del Tartufo nel Mondo e la Regione Marche promuovono il progetto internazionale “Tartufo tutto l’anno nelle Marche“, che mira a valorizzare tutte le varietà di tartufo in ogni stagione, per ogni palato e ogni budget.

Massimo Emiliozzi, a cui è stato conferito il titolo di chef sperimentatore del tartufo marchigiano nel mondo, Giorgio Sartini a cui è stato conferito il titolo di Amico del tartufo e divulgatore della Marchigianità nel mondo

Durante questa giornata speciale, la commissione di degustazione e di narrazione del tartufo ha valutato il piatto della perfezione marchigiana: i maccheroncini di Campofilone IGP con tartufo nero estivo e olio extravergine di frantoio, abbinato ai vini. Questo piatto rappresenta un simbolo della cucina marchigiana nel mondo. È un piatto che piace a tutti, un vero piatto gourmet di grande classe, frutto della manualità e della creatività dello chef. Una storia e una tradizione che oggi incarnano l’essenza della cucina marchigiana a livello globale.

Nelle Marche, cerchiamo i vini capaci di corteggiare questa perfezione culinaria, vini che arricchiscono l’abbinamento, esaltano il momento della degustazione e offrono a gourmet, esperti, appassionati e turisti un’esperienza di profonda sensualità a tavola. I degustatori che hanno partecipato alla commissione hanno giudicato l’estetica e la bellezza, la sensualità e l’armonia dell’abbinamento, la capacità di creare emozione, la lunghezza gustativa e la finezza.

Il titolo di vino ideale in questa prima tappa di degustazione con il piatto della perfezione marchigiana è andato al Verdicchio di Matelica riserva, Jera, per la sua eleganza sensoriale e per i profumi che richiamano il tartufo. Allo chef Massimo Emiliozzi, che ha preparato il piatto, è stato conferito il titolo di chef sperimentatore del tartufo marchigiano nel mondo, mentre a Giorgio Sartini, creatore di eventi, è stato assegnato il titolo di Amico del tartufo e divulgatore della marchigianità nel mondo.

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