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Accademia del tartufo nel mondo racconta tra mistero e realtà, tra magia e cucina, il racconto di come il principe della cucina e re della tavola: il tartufo, sa manifestarsi nell’universo ambientale.

Oggi raccontiamo i luoghi più insoliti dove è possibile trovare un tartufo, dove Pino Crestini: maestro cavatore e Custode del bosco, ha cavato curiosamente e negli anni le sue pepite.

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«Questo è stato possibile dentro una bottiglia di succo di frutta o di vino, oppure nella chiocciola di una lumaca. Ma anche sotto una strada asfaltata, dove prima vi era un terreno fertile. Le forme del tartufo dipendono da quale terreno incontra il tartufo nella sua crescita e da quanto apparato radicale, sassi o scheletro incontra nella sua evoluzione.
Non crediamo al fatto», conclude infine Pino Crestini: «che tutti i tartufi devono essere rotondi come vogliono e desiderano gli chef; ciò che conta è il grado di maturazione e una forma differente da quella rotonda non toglie la sua vena aromatica e il suo valore sensoriale e di fascino a tavola».

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